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SAFETY
27/04/2022

ASSOCIAZIONE TRA VACCINAZIONE ANTI COVID-19 IN GRAVIDANZA ED ESITI DELLA GRAVIDANZA STESSA

ASSOCIATION OF SARS-COV-2 VACCINATION DURING PREGNANCY WITH PREGNANCY OUTCOMES
Magnus MC, Örtqvist AK, Dahlqwist E, et al.

JAMA 2022; 327:1469-1477


In questo studio di popolazione condotto in Svezia e Norvegia, la vaccinazione anti COVID-19 durante la gravidanza non era significativamente associata a un aumento del rischio di esiti avversi al momento del parto.

 

RIASSUNTO

IMPORTANZA I dati sulla sicurezza dei vaccini anti COVID-19 durante la gravidanza sono limitati.

OBIETTIVO Eesaminare il rischio di esiti avversi della gravidanza dopo la vaccinazione anti COVID-19.

DISEGNO, SETTING E PARTECIPANTI Questo studio di coorte retrospettivo basato su registri ha incluso 157.521 gravidanze con feto singolo terminate dopo 22 settimane gestazionali, tra il 1° gennaio 2021 e il 12 gennaio 2022 (Svezia) o il 15 gennaio 2022 (Norvegia). Il registro delle gravidanze in Svezia e il registro medico delle nascite della Norvegia sono stati collegati al registro vaccinale e ad altri registri per l'identificazione dell'esposizione e delle caratteristiche basali.

ESPOSIZIONI I dati sui vaccini mRNA-BNT162b2 (Pfizer-BioNTech) e mRNA-1273 (Moderna) e del vaccino vettore virale-AZD1222 (AstraZeneca) sono stati raccolti dai registri nazionali delle vaccinazioni.

END POINT PRIMARI Il rischio di parto pretermine e natimortalità è stato valutato utilizzando modelli di regressione di Cox, con il giorno gestazionale come metrica temporale e la vaccinazione come variabile di esposizione tempo-dipendente. Il rischio di dimensioni piccole per età gestazionale, di indice di Apgar basso e di ricovero neonatale è stato valutato utilizzando la regressione logistica. La meta-analisi a effetti casuali è stata utilizzata per combinare i risultati tra i paesi.

RISULTATI Tra le 157.521 nascite a feto singolo incluse nello studio (103.409 in Svezia e 54.112 in Norvegia), l'età materna media al momento del parto era di 31 anni e 28.506 (18%) donne erano state vaccinate anti Covid-19 (12,9% con BNT162b2, 4,8% con mRNA-1273 e 0,3% con AZD1222) durante la gravidanza. In totale, lo 0,7%, l’8,3% e il 9,1% delle donne incluse erano state vaccinate rispettivamente durante il primo, secondo e terzo trimestre. La vaccinazione anti COVID-19 non era significativamente associata a un aumento del rischio di parto pretermine (6,2 vs 4,9 per 10.000 giorni di gravidanza; hazard ratio aggiustato [aHR] 0,98; IC 95% 0,91-1,05; I2=0%; p per eterogeneità =0,60), natimortalità (2,1 vs 2,4 per 100.000 giorni di gravidanza; aHR 0,86; 0,63-1,17), dimensioni piccole per l'età gestazionale (7,8% vs 8,5%; differenza -0,6%; da -1,3% a 0,2%; OR aggiustato [aOR] 0,97; 0,90-1,04), indice di Apgar basso (1,5% vs 1,6%; differenza -0,05%; da -0,3% a 0,1%; aOR 0,97; 0,87-1,08) o ricovero neonatale (8,5% vs 8,5%; differenza 0,003%;da -0,9% a 0,9%; aOR 0,97; 0,86-1,10).

CONCLUSIONI E RILEVANZA In questo studio di popolazione condotto in Svezia e Norvegia, la vaccinazione anti COVID-19 durante la gravidanza, confrontata con nessuna vaccinazione anti COVID-19 durante la gravidanza, non era significativamente associata a un aumento del rischio di esiti avversi della gravidanza. La maggior parte delle vaccinazioni era con vaccini a mRNA durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, e questo dovrebbe essere preso in considerazione nell'interpretazione dei risultati.

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