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Progetti
AGONISTI DEL RECETTORE DI GLP-1 E RISCHIO DI SUICIDIO NEI PAZIENTI CON DIABETE DI TIPO 2: UNO STUDIO DI COORTE SU NUOVI UTILIZZATORI E CON CONFRONTO ATTIVO
BMJ 2025; 388:e080679
In questo ampio studio di coorte su nuovi utilizzatori e con confronto attivo, l’uso degli agonisti del recettore di GLP-1 (farmaci incretino-mimetici) non era associato a un aumento del rischio di suicidalità rispetto agli inibitori della dipeptidil-peptidasi-4 o agli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2. Risultati simili sono stati osservati analizzando separatamente l’ideazione suicidaria, l’autolesionismo e il suicidio. Nel complesso, questi risultati sono rimasti coerenti attraverso diverse analisi di sensibilità.
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IPERTENSIONE ASSOCIATA AGLI INIBITORI DELLA RICAPTAZIONE DELLA SEROTONINA: UNA NUOVA ANALISI DEL DATABASE DI FARMACOVIGILANZA WHO E VALUTAZIONE DELLA DOSE-DIPENDENZA
PLoS One 2025; 20(3):e0317841
Questa analisi conferma la presenza di segnali di safety per l'ipertensione nei pazienti a cui sono stati somministrati gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SRI), nonostante aggiustamento per molteplici confondenti. Sembra plausibile un effetto di classe, ma non è stato identificato alcun rapporto dose-dipendenza.
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UNO STUDIO DI FARMACOVIGILANZA IN REAL-WORLD SU OMALIZUMAB MEDIANTE ANALISI DI DISPROPORZIONALITÁ NEL DATABASE AMERICANO FAERS
Sci Rep 2025; 15(1):8045
Questo studio ha analizzato circa 50.000 segnalazioni di eventi avversi nel database FAERS per valutare la sicurezza in real-world di omalizumab, un anticorpo monoclonale, ad azione anti-allergica, usato per trattare l'asma e la rinite allergica. L'analisi di disproporzionalità ha identificato reazioni avverse note come anafilassi e asma, così come eventi indesiderati non noti come crisi asmatiche. Questi risultati forniscono informazioni cruciali per ottimizzare l’uso di omalizumab e aumentarne la sicurezza nella pratica clinica.
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ERRORI TERAPEUTICI ASSOCIATI AI FARMACI ANTITROMBOTICI SEGNALATI AI CENTRI ANTIVELENI DEGLI STATI UNITI
Am J Hematol 2025; 100:561-574
Il tasso di errori terapeutici associati ai farmaci antitrombotici verificatisi al di fuori delle strutture sanitarie e segnalati ai centri antiveleni degli Stati Uniti è aumentato di quasi 6 volte dal 2000 al 2021. Sebbene la maggior parte di questi errori non abbia avuto conseguenze clinicamente rilevanti, il 2% dei pazienti è stato ricoverato, e un altro 2% ha subito esiti medici gravi, inclusi 16 decessi. Sono necessari maggiori sforzi per ridurre il rischio e prevenire gli errori terapeutici associati ai farmaci antitrombotici.
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RISCHIO DI EMORRAGIA ASSOCIATO ALLA TRIPLICE TERAPIA ANTITROMBOTICA: UNO STUDIO MIRATO DI FARMACOVIGILANZA IN REAL-WORLD MEDIANTE ANALISI DI DISPROPORZIONALITÁ
BMC Cardiovasc Disord 2025; 25(1):180
Questo studio ha identificato segnali significativi di emorragia associati sia alla duplice che alla triplice terapia antitrombotica, in particolare tra i pazienti anziani. I risultati preliminari suggeriscono un rischio emorragico potenzialmente più elevato e una maggiore mortalità associata a rivaroxaban in combinazione con la duplice terapia antiaggregante, mentre apixaban ha mostrato un profilo di rischio emorragico potenzialmente inferiore. Ciò indica che apixaban potrebbe essere una scelta migliore rispetto a rivaroxaban (soprattutto a dosi elevate) in combinazione con la duplice terapia antiaggregante nella pratica clinica.
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IMPATTO SULLA SALUTE DI NUOVI FARMACI RACCOMANDATI DAL NICE IN INGHILTERRA DURANTE IL PERIODO 2000-2020: UN’ANALISI RETROSPETTIVA
Lancet 2025; 405(10472): 50-60
È stato quantificato l’impatto sulla salute della popolazione di nuovi farmaci raccomandati dal NICE (National Institute For Health And Care Excellence) durante il periodo 2000-2020. I nuovi farmaci hanno generato l’equivalente di 3,75 milioni di anni aggiuntivi in piena salute. Tuttavia, riallocare le spese extra di questi nuovi farmaci ad altri trattamenti e servizi del Servizio Sanitario Nazionale avrebbe potuto generare l’equivalente di 5,0 milioni di anni aggiuntivi in piena salute. Sebbene i nuovi farmaci abbiano quindi giovato ai pazienti che li hanno ricevuti, la loro entrata sul mercato ha comportato un impatto negativo, con una perdita netta di circa 1,25 milioni di QALY.
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USO DEL VALPROATO DI SODIO E ALTRI FARMACI ANTIEPILETTICI IN INGHILTERRA E GALLES: ANALISI QUANTITATIVA DEI REGISTRI SANITARI ELETTRONICI NAZIONALI
BMJ Medicine 2024;3:e000760
Questo studio ha analizzato l’uso di valproato di sodio in Inghilterra e Galles dal 2019 al 2023, basandosi sui registri sanitari elettronici nazionali. I risultati mostrano una diminuzione dell’utilizzo di valproato di sodio nelle donne in età fertile, anche durante la gravidanza, mentre l’uso di altri farmaci antiepilettici è aumentato. L’uso incidentale è diminuito anche negli uomini ma è rimasto a livelli più elevati delle donne. I tassi di gravidanza tra le donne che usano valproato di sodio sono diminuiti, ed è emerso che l’epilessia era l’indicazione d’uso più comune. Non è stato osservato un chiaro aumento di decessi legati all’epilessia nelle donne, sebbene sia stato rilevato un lieve aumento negli uomini. Questo studio evidenzia l’impatto delle azioni normative sull’uso dei farmaci antiepilettici e suggerisce che collegare i dati nazionali di dispensazione ai registri sanitari può aiutare a monitorare la sicurezza dei farmaci.
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IL RUOLO DEI FARMACISTI NELL'ATTENUAZIONE DEGLI ERRORI TERAPEUTICI IN AMBITO PERIOPERATORIO: UNA REVISIONE SISTEMATICA
Syst Rev 2025; 14(1):12
Questa revisione ha valutato sedici studi, incentrati principalmente su interventi multicomponente come la riconciliazione terapeutica, le raccomandazioni, la formazione del personale sanitario e la consulenza ai pazienti. Sebbene gli studi abbiano generalmente indicato una riduzione dei tassi degli errori terapeutici grazie al coinvolgimento del farmacista, l’evidenza era di bassa qualità, con risultati incoerenti e ambigue definizioni degli errori. L'intervento più comune è stato l'ottimizzazione della terapia. La revisione sottolinea la necessità di evidenze di qualità superiore, con definizioni più chiare e controlli più rigorosi.
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ANTIDEPRESSIVI CONTRO PLACEBO PER IL DISTURBO D’ANSIA GENERALIZZATO
Cochrane Database Syst Rev 2025; 1(1):CD012942
Il presente studio rappresenta la prima revisione sistematica e metanalisi dal 2005 con lo scopo di confrontare tutti gli antidepressivi (e solo gli antidepressivi) vs placebo nel trattamento del disturbo d’ansia generalizzato. Ha incluso 37 studi (12.226 partecipanti) e ha mostrato che gli antidepressivi presentano un beneficio rispetto al placebo nel tasso di risposta al trattamento, misurato come una riduzione del 50% o superiore sulla Scala di Valutazione dell’Ansia di Hamilton (evidenza con certezza elevata). Le analisi di differenti classi di antidepressivi hanno anche dimostrato che gli inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRI), gli inibitori del re-uptake di serotonina e noradrenalina (SNRI) e “altri” antidepressivi presentano un beneficio rispetto al placebo nel tasso di risposta al trattamento.
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TIRZEPATIDE PER L’INSUFFICIENZA CARDIACA CON FRAZIONE DI EIEZIONE PRESERVATA E OBESITA’
N Engl J Med 2025; 392:427-437
La maggior parte dei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione preservata presenta anche obesità, e l’adiposità viscerale contribuisce all’evoluzione e alla progressione dell’insufficienza cardiaca. Il presente studio, che ha valutato in modo prospettico gli effetti a lungo termine di tirzepatide sugli eventi avversi maggiori di insufficienza cardiaca (un composito di morte per cause cardiovascolari ed eventi di peggioramento dell’insufficienza cardiaca), ha mostrato un rischio minore di questi eventi con il farmaco rispetto al placebo per un periodo mediano di 2 anni. Questo beneficio era accompagnato da un miglioramento dello stato di salute e della tolleranza all’esercizio fisico, oltre che da una riduzione del peso corporeo e dei livelli di proteina C reattiva ad alta sensibilità, un marcatore di infiammazione sistemica.
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Federica Galimberti (responsabile editoriale)
Elena Loggia (segreteria editoriale)
Elena Olmastroni
Andrea Rossi
Stefano Scotti