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SAFETY
06/11/2013

CASE REPORT: PARESTESIA DA VENLAFAXINA

DOSE-RELATED PARESTHESIAS WITH VENLAFAXINE
Angelo LJ, Lee KC

J Pharm Pract 2013; 26:514-7


RIASSUNTO

INTRODUZIONE Venlafaxina è un inibitore della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI), che viene utilizzato per trattare l'alterazione dell’umore, l'ansia e il dolore. Si riporta un caso di parestesia dose-correlato associato all’esposizione a venlafaxina in un paziente affetto da disturbo depressivo maggiore.

CASO CLINICO Un giovane paziente di sesso maschile con depressione maggiore ha iniziato il trattamento con venlafaxina XR a 37,5 mg/die e la dose è stata titolata a 75 mg/die senza effetti negativi significativi. Al momento di aumentare la dose a 150 mg/die, il paziente ha riferito formicolio, intorpidimento e prurito agli arti superiori. La dose è stata quindi riportata a 75 mg/die e i sintomi sono scomparsi. Poichè il paziente aveva ancora sintomi legati alla depressione, ha accettato di riprovare ad aumentare la dose e tornare a 150 mg/die. Al rechallenge, il formicolio, l’intorpidimento e il prurito sono ricomparsi. La dose di venlafaxina è stata definitivamente diminuita a 75 mg/die. In base al logaritmo di Naranjo, il punteggio di probabilità per la reazione avversa era uguale a 5 (probabile). Sono state discusse le evidenze pubblicate di parestesie associate ad antidepressivi e le implicazioni cliniche per il riconoscimento di questa reazione avversa durante il trattamento con venlafaxina che può essere utile per i medici.

CONCLUSIONE I medici devono essere informati della possibile comparsa di parestesie con venlafaxina, specialmente a dosi ≥150 mg/die. I pazienti che ricevono il farmaco per trattare i disturbi del dolore devono essere attentamente monitorati per il peggioramento dei sintomi legati al dolore e possono richiedere un aggiustamento delle dosi.

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