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SAFETY
11/05/2016

UTILIZZO DI CORTICOSTEROIDI PER VIA ORALE O INALATORIA E RISCHIO DI EMBOLIA POLMONARE RICORRENTE

ORAL AND INHALED CORTICOSTEROID USE AND RISK OF RECURRENT PULMONARY EMBOLISM
Sneeboer MMS, Hutten BA, Majoor CJ, et al.

Thromb Res 2016; 140:46-50


Questo studio mostra come l’uso corrente di corticosteroidi orali sia associato ad un aumento del rischio di embolia polmonare ricorrente. I pazienti che hanno interrotto l’assunzione di corticosteroidi orali da più di 6 mesi mostrano un rischio ridotto. Un trend simile è stato osservato per i pazienti che usano corticosteroidi per via inalatoria. Se l’aumento del rischio sia dovuto ai corticosteroidi o a patologie infiammatorie, o ad entrambi, non può essere stabilito. Tuttavia, a causa del frequente uso di corticosteroidi che viene fatto nella pratica clinica, la popolazione a rischio di embolia polmonare ricorrente è elevata. Per questo motivo i clinici dovrebbero essere responsabilizzati in merito al rischio di prescrivere corticosteroidi in pazienti che hanno già avuto un evento embolico, in particolare in chi non segue una terapia anticoagulante.

 

RIASSUNTO

CONTESTO Patologie infiammatorie croniche possono predisporre allo sviluppo di una prima embolia polmonare (EP). Studi precedenti hanno dimostrato che i corticosteroidi, utilizzati nel trattamento delle malattie infiammatorie, aumentano il rischio di una prima tromboembolia venosa. Non si sa però se i corticosteroidi predispongano ad eventi ricorrenti. Per questo motivo è stata studiata l'associazione tra l’uso orale e/o inalatorio dei corticosteroidi e il rischio di recidiva di EP ricorrente.

METODI E’ stato condotto uno studio caso-controllo innestato nella coorte del Database PHARMO. Sono stati considerati idonei i pazienti adulti con storia pregressa di embolia polmonare in trattamento con antagonisti della vitamina K. Di questi, 384 pazienti con EP ricorrente sono stati appaiati ai 1030 pazienti senza EP ricorrente.

RISULTATI Tra i pazienti con EP ricorrente il 22,7% assume corticosteroidi orali e il 20,6% corticosteroidi per via inalatoria, mentre tra i pazienti senza EP ricorrente il 23,5% assume corticosteroidi per via orale e il 21,5% per via inalatoria. E’ stata riscontrata un’associazione complessiva tra l’uso di corticosteroidi orali e il rischio di EP ricorrente (p=0,02). L’utilizzo corrente dei corticosteroidi orali aumentava il rischio di EP ricorrente (odds ratio [OR] 3,74; IC 95% 2,04–6,87), mentre l’uso passato diminuiva il rischio (OR 0,46; IC 95% 0,28–0,74). Un pattern simile, anche se meno robusto, è stato osservato per i corticosteroidi inalatori (p=0,10).

CONCLUSIONI L’uso corrente di corticosteroidi orali è associato ad un aumento del rischio di EP ricorrente. Per capire se l’aumento del rischio sia dovuto effettivamente ai corticosteroidi orali, oppure a patologie infiammatorie sottostanti, o a entrambi, sono necessarie ulteriori indagini. Tuttavia, dato il massiccio utilizzo di corticosteroidi nella pratica clinica, i medici dovrebbero essere consapevoli del rischio associato all’assunzione di questi farmaci.

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