SEFAPnews

vedi archivio
Bookmark and Share
SAFETY
14/07/2016

CASE SERIES: CALCIFILASSI INDOTTA DA WARFARIN IN PAZIENTI CON FUNZIONE RENALE NELLA NORMA

WARFARIN-INDUCED CALCIPHYLAXIS IN PATIENTS WITH NORMAL RENAL FUNCTION
Huilaja L, Turpeinen M, Tokola H, et al.

J Clin Pharm Ther, pubblicato on line il 19 giugno 2016


RIASSUNTO

OBIETTIVO La calcifilassi è una sindrome caratterizzata dalla comparsa di calcificazioni del tessuto sottocutaneo, risultato di una reazione di ipersensibilità in presenza di paratormone, vitamina D e ipercalcemia; è una causa rara, ma potenzialmente pericolosa per la vita, di necrosi cutanea ed è scarsamente riconosciuta dai clinici in pazienti non uremici.

DESCRIZIONE DEI CASI

Caso 1 – Una donna di 66 anni con funzione renale normale è stata ricoverata in ospedale a causa di ulcere su cosce e addome inferiore. Due anni prima, dopo un anno di terapia con warfarin per fibrillazione atriale, aveva sviluppato noduli dolorosi e lesioni di grandi dimensioni su cosce, addome e seno. All’epoca, l’ipotesi di calcifilassi era stata ignorata. Le lesioni sono lentamente degenerate a ulcere e la paziente è stata sottoposta a intervento chirurgico. Dopo lo sviluppo di nuove ulcere, è stata fatta diagnosi di calcifilassi sulla base della combinazione di quadro clinico e reperti istologici. La donna è stata trattata con tiosolfato di sodio (STS); dopo un anno si è osservata remissione dei sintomi.

Caso 2 - Una donna di 66 anni ha sviluppato ulcere su entrambi i polpacci. Un mese prima, aveva avuto una trombosi venosa profonda e le era stato prescritto warfarin. La funzione renale era lievemente compromessa. Le ulcere sono state diagnosticate come ulcere venose e la paziente è stata trattata con termoablazione e con calze a compressione, ma senza risoluzione. Quattro mesi dopo la comparsa delle prime ulcere, la diagnosi istopatologica era coerente con calcifilassi; tuttavia, il dato è stato ignorato e sono proseguiti gli interventi chirurgici. Dopo 7 mesi, si sono sviluppate nuove ulcere su cosce e glutei. Ulteriori biopsie cutanee hanno confermato la calcifilassi per cui il trattamento con warfarin è stato interrotto. La paziente è stata trattata con STS per alcuni giorni, ma senza ragioni documentate il trattamento è stato interrotto ed è proseguito l’approccio chirurgico. Dopo un mese e diversi interventi chirurgici, è morta per cause cardiache.

Caso 3 – Un uomo di 63 anni è stato ricoverato in ospedale per il peggioramento di un'ulcera sulla gamba sinistra. Aveva usato warfarin per 9 anni per fibrillazione atriale e la sua funzione renale era normale. Mostrava gonfiore alle estremità inferiori e insufficienza venosa alla gamba sinistra. Successivamente, si sono sviluppate nuove ulcere sullo stinco destro. E’ stato avviato il trattamento con STS, le ulcere sono state chirurgicamente ripulite ed è stato eseguito un innesto cutaneo. Dopo 8 settimane, le ulcere erano completamente guarite.

Caso 4 – Una donna di 70 anni ha sviluppato l’espansione di un'ulcera sullo stinco destro. Era in trattamento con warfarin per fibrillazione atriale. La funzionalità renale era normale. È stato somministrato STS e l'ulcera ha iniziato a guarire; tuttavia, il gonfiore alle gambe è peggiorato, e le è stato consigliato di indossare calze elastiche. Dopo 15 settimane di trattamento con STS, l'ulcera era completamente guarita.

Caso 5 – Una donna di 75 anni è stata ricoverata per sospetta calcifilassi. Stava usando warfarin per una trombosi venosa profonda ricorrente. Aveva sviluppato lesioni sulla gamba destra 5 mesi prima. Successivamente, le lesioni si erano ulcerate e nuove lesioni erano comparse su entrambe le gambe e le cosce. E’ stato avviato il trattamento con STS e le ulcere hanno cominciato a guarire. La guarigione completa è stata raggiunta dopo 45 settimane di trattamento.

CONCLUSIONE In precedenza sono stati descritti solo pochi casi di calcifilassi warfarin-indotte. La calcifilassi, soprattutto in pazienti non uremici, è dunque ancora sconosciuta a molti medici e causa un ritardo nella diagnosi e nel trattamento con STS, che ha mostrato risultati promettenti.

Iscrizione newsletter