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EFFICACIA
24/04/2019

EFFETTI A LUNGO TERMINE DI METFORMINA NELLA PREVENZIONE DEL DIABETE

LONG-TERM EFFECTS OF METFORMIN ON DIABETES PREVENTION: IDENTIFICATION OF SUBGROUPS THAT BENEFITED MOST IN THE DIABETES PREVENTION PROGRAM AND DIABETES PREVENTION PROGRAM OUTCOMES STUDY
Diabetes Prevention Program Research Group

Diabetes Care 2019; 42:601-608


Nel seguente studio sono stati analizzati i risultati relativi a 15 anni di follow-up per determinare gli effetti a lungo termine della somministrazione di metformina nella prevenzione del diabete, in particolare nei sottogruppi che sembravano beneficiare maggiormente della terapia. Metformina riduceva il rischio di sviluppare diabete in 15 anni di follow-up e, in particolare, i sottogruppi della popolazione che hanno beneficiato di più di questo trattamento comprendevano i soggetti che al basale avevano un valore elevato di glicemia a digiuno o di emoglobina glicata e le donne con una storia passata di diabete mellito gestazionale.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO In questo studio sono stati valutati gli effetti di metformina sulla prevenzione del diabete e i sottogruppi che hanno beneficiato di più dell’uso di questo farmaco in 15 anni del Diabetes Prevention Program (DPP) e dal suo follow-up, Diabetes Prevention Program Outcomes Study (DPPOS).

DISEGNO DI STUDIO E METODI Durante il DPP (1996-2001), gli adulti ad alto rischio di sviluppare diabete sono stati assegnati in modo casuale a placebo (n=1082) o metformina 850 mg (n=1073) due volte al giorno. I partecipanti originariamente assegnati a metformina hanno continuato a ricevere metformina nel DPPOS (2002-fino ad oggi). L'accertamento dello sviluppo di diabete si è basato sulla valutazione dei livelli di glicemia a digiuno o 2 ore dopo la somministrazione del test orale di tolleranza al glucosio, o dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c). La riduzione del diabete incidente con l’uso di metformina o placebo è stata confrontata attraverso hazard ratio (HR) e differenza di tassi (RD).

RISULTATI Durante i 15 anni di follow-up successivi alla randomizzazione dei pazienti, metformina ha ridotto l'incidenza di diabete, rispetto al placebo, del 17% o del 36%, a seconda che la diagnosi di diabete fosse stata stabilita rispettivamente con i livelli di glicemia a digiuno o con l’HbA1c. L'effetto di metformina sullo sviluppo del diabete (stabilito con i livelli di glicemia a digiuno) è stato maggiore per le donne con una storia pregressa di diabete mellito gestazionale (GDM) (HR 0,59; RD -4,57 casi/100 anni-persona) rispetto alle donne che hanno avuto almeno un figlio ma non hanno sofferto di GDM (HR 0,94; RD -0,38 casi/100 anni-persona; p per l’interazione =0,03 per HR, p=0,01 per RD]). Metformina ha avuto anche effetti maggiori in quei soggetti che avevano al basale valori di glicemia a digiuno elevati. Per la diagnosi di diabete stabilita con i livelli di HbA1c, metformina è risultata più efficace nei soggetti con HbA1c basale più alta, con RD pari a -1,03 casi/100 anni-persona con HbA1c basale <6,0% (42 mmol/mol) e pari a -3,88 casi/100 anni-persona con HbA1c basale che variava tra 6,0-6,4% (p=0,0001).

CONCLUSIONI Metformina riduce lo sviluppo del diabete nell'arco di 15 anni. I sottogruppi della popolazione che hanno beneficiato di più sono i soggetti con livelli basali elevati di glicemia a digiuno o HbA1c e le donne con una storia passata di GDM.

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