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EFFICACIA
21/01/2020

EFFICACIA E SICUREZZA DI FARMACI ANTINFIAMMATORI PER IL TRATTAMENTO DEL DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE: REVISIONE SISTEMATICA E METANALISI

EFFICACY AND SAFETY OF ANTI-INFLAMMATORY AGENTS FOR THE TREATMENT OF MAJOR DEPRESSIVE DISORDER: A SYSTEMATIC REVIEW AND META-ANALYSIS OF RANDOMISED CONTROLLED TRIALS
Bai S, Guo W, Feng Y, et al.

J Neurol Neurosurg Psychiatry, pubblicato on line il 28 ottobre 2019


Questa metanalisi si è focalizzata sui trial randomizzati e controllati che hanno esaminato efficacia e sicurezza dei farmaci antinfiammatori come trattamento aggiuntivo e in monoterapia nei pazienti con disturbo depressivo maggiore. L'analisi complessiva di 30 studi ha suggerito un significativo effetto antidepressivo degli agenti antinfiammatori rispetto a placebo per vari outcome di efficacia.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Revisionare sistematicamente efficacia e sicurezza dei farmaci antinfiammatori (FANS, acidi grassi omega-3,, inibitori delle citochine, statine, corticosteroidi, minociclina, pioglitazone, modafinil e N-acetilcisteina) in pazienti con disturbo depressivo maggiore.

METODI È stata effettuata una ricerca della letteratura fino all’1 gennaio 2019 per identificare studi randomizzati e controllati (randomised controlled trials, RCT) potenzialmente rilevanti. L'outcome primario era l'efficacia, misurata dai cambiamenti medi del punteggio della depressione dal basale alla misurazione dell’end point. Gli outcome secondari includevano i tassi di risposta e di remissione e la qualità della vita (quality of life, QoL). La sicurezza è stata valutata in base all'incidenza di eventi avversi. L'eterogeneità è stata esaminata usando le statistiche I2 e Q. Sono state calcolate le differenze medie standardizzate aggregate (pooled standard mean differences, SMD) e i risk ratio (RR). Le metanalisi dei sottogruppi sono state condotte in base a tipo di trattamento, tipo di farmaco antinfiammatorio, sesso, promotore e qualità degli studi.

RISULTATI Sono stati inclusi 30 RCT per un totale di 1610 partecipanti nell'analisi quantitativa. I risultati delle analisi condotte da 26 studi randomizzati suggerivano che i farmaci antinfiammatori riducevano i sintomi depressivi (SMD -0,55; IC 95% da -0,75 a -0,35; I2=71%) rispetto a placebo. Nel gruppo in trattamento con farmaci antinfiammatori sono stati osservati livelli più alti di risposta (RR 1,52; 1,30-1,79; I2=29%) e di remissione (RR 1,79; 1,29-2,49; I2=41%) rispetto al gruppo placebo. L'analisi dei sottogruppi ha mostrato una maggiore riduzione della gravità dei sintomi sia nei gruppi con monoterapia sia nei gruppi con trattamento aggiuntivo. L'analisi dei sottogruppi in terapia con farmaci antinfiammatori non steroidei, acidi grassi omega-3, statine e minociclina ha rilevato effetti antidepressivi significativi per il disturbo depressivo maggiore. Negli studi condotti esclusivamente su donne, non è stata riscontrata alcuna differenza nei cambiamenti della gravità della depressione tra i gruppi. La sottoanalisi stratificata per tipo di promotore e qualità dello studio ha portato agli stessi risultati a favore degli agenti antinfiammatori in tutti i sottogruppi. I cambiamenti di QoL non hanno mostrato differenze tra i gruppi. Gli eventi gastrointestinali erano le uniche differenze significative tra i gruppi.

CONCLUSIONI I risultati di questa revisione sistematica indica che i farmaci antinfiammatori hanno un ruolo attivo nei pazienti con disturbo depressivo maggiore e hanno un ragionevole profilo di sicurezza.

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