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EFFICACIA
03/08/2020

STATINE ED EVENTI AVVERSI MAGGIORI AGLI ARTI INFERIORI IN PAZIENTI CON MALATTIA VASCOLARE PERIFERICA: REVISIONE SISTEMATICA E METANALISI

STATINS AND MAJOR ADVERSE LIMB EVENTS IN PATIENTS WITH PERIPHERAL ARTERY DISEASE: A SYSTEMATIC REVIEW AND META-ANALYSIS
Pastori D, Farcomeni A, Milanese A, et al.

Thromb Haemost 2020; 120:866-875


Questa e’ la prima metanalisi che studia l'effetto del trattamento con statine sugli eventi avversi maggiori agli arti inferiori nei pazienti con malattia vascolare periferica. E’ stato trovato che in questi pazienti trattati con statine, l'incidenza di tali eventi e’ ridotta del 30% rispetto ai pazienti non trattati. Inoltre, la terapia con statine ha anche mostrato una riduzione significativa della mortalita’ per tutte le cause (39%) e della mortalita’ cardiovascolare (41%), dell’end point cardiovascolare composito (34%) e dell'ictus ischemico (28%).

 

RIASSUNTO

CONTESTO Le statine sono raccomandate nei pazienti con malattia vascolare periferica (PAD) per la prevenzione di eventi cardiovascolari (CV). Mancano metanalisi complete sull'impatto delle statine sui principali eventi avversi agli arti (MALE) nei pazienti affetti da PAD. È stata esaminata l'associazione dell'uso di statina con MALE in pazienti con PAD.

METODI E’ stata eseguita una revisione sistematica (registro PROSPERO: numero CRD42019137111) e una metanalisi di studi recuperati dai database PubMed (via MEDLINE) e Cochrane (CENTRAL) riguardanti l'impatto della terapia con statine sui MALE, tra cui l'amputazione e l'occlusione/rivascolarizzazione ad innesto. Gli endpoint secondari erano la morte per tutte le cause, endpoint CV composito, morte CV e ictus.

RISULTATI Sono stati inclusi 51 studi con 138.060 pazienti con PAD, di cui 48.459 (35,1%) erano trattati con statine. L’analisi comprendeva 2 studi randomizzati controllati, 20 prospettici e 29 retrospettivi. Complessivamente sono stati rilevati nell’analisi 11.396 eventi MALE, 21.624 morti, 4852 eventi CV compositi, 4609 morti CV, e 860 ictus. Le statine riducevano l’incidenza di MALE del 30% (hazard ratio aggregato [HR]: 0,702; IC 95%: 0,605-0,815) e di amputazioni del 35% (HR:0,654; IC 95%: 0,522-0,819), la mortalità per tutte le cause del 39% (HR aggregato: 0,608, IC 95%: 0,543-0,680), la mortalità cardiovascolare del 41% (HR: 0,594; IC 95%: 0,455-0,777), l’endpoint CV composito del 34% (HR aggregato: 0,662; IC 95%: 0,591-0,741) e l’ictus ischemico del 28% (HR aggregato: 0,718; IC 95%: 0,620-0,831).

CONCLUSIONI Le statine riducono l’incidenza di MALE, la mortalità per tutte le cause, e mortalità cardiovascolare nei pazienti con PAD. Nella malattia vascolare periferica, un’alta percentuale di eventi e morti MALE potrebbe essere prevenuta prescrivendo una terapia statinica nella popolazione affetta da tale patologia.

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