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EFFICACIA
28/12/2020

INIBITORI SGLT2 E RISCHIO DI GRAVI EVENTI AVVERSI CARDIOVASCOLARI: STUDIO DI COORTE RETROSPETTIVO MULTI-DATABASE

SODIUM GLUCOSE COTRANSPORTER 2 INHIBITORS AND RISK OF MAJOR ADVERSE CARDIOVASCULAR EVENTS: MULTI-DATABASE RETROSPECTIVE COHORT STUDY
Filion KB, Lix LM, Yu OHY, et al.

BMJ, 2020; 370:m3342


In questo ampio studio di coorte retrospettivo multi-database, si è osservato che l’uso degli inibitori SGLT2 era associato ad un minor rischio di eventi avversi cardiovascolari gravi rispetto all’utilizzo di inibitori di DPP-4 nei pazienti con diabete di tipo 2. Sono stati osservati effetti benefici per i singoli end point cardiovascolari (infarto del miocardio, ictus ischemico e morte cardiovascolare), mortalità per tutte le cause e insufficienza cardiaca.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Confrontare il rischio di eventi cardiovascolari tra gli inibitori del co-trasportatore di sodio-glucosio 2 (SGLT2) e gli inibitori di dipeptidil peptidasi-4 (DPP-4) tra individui con diabete di tipo 2 in un contesto di pratica clinica real word.

DISEGNO Studio di coorte retrospettivo multi-database, su nuovi utilizzatori, con successiva meta-analisi.

SETTING Canadian Network for Observational Drug Effect Studies (CNODES), con database sanitari amministrativi di sette provincie canadesi e del Regno Unito, 2013-18.

POPOLAZIONE 209.867 nuovi utilizzatori di inibitori di SGLT2 appaiati con 209.867 utilizzatori di inibitori di DPP-4 per propensity score tempo-dipendente, per una media di 0,9 anni.

OUTOCOME PRIMARI L’outcome primario era il verificarsi di eventi cardiovascolari avversi maggiori (MACE, un composito di infarto miocardico, ictus ischemico e morte cardiovascolare). Gli esiti secondari erano i singoli componenti di MACE, l’insufficienza cardiaca e la mortalità per tutte le cause. Sono stati usati modelli a rischi proporzionali di Cox per stimare gli hazard ratio aggiustati sito-specifici (HR) e gli intervalli di confidenza del 95% (IC 95%), confrontando l'uso di inibitori SGLT2 con l'uso di inibitori DPP-4 in un approccio as treated. I risultati sito-specifici sono stati combinati utilizzando una meta-analisi a effetti casuali.

RISULTATI Rispetto agli inibitori DPP-4, gli inibitori SGLT2 erano associati a una riduzione dei rischi di MACE (tasso di incidenza per 1000 anni a persona [IR]: 11,4 vs 16,5; HR 0,76; IC 95% 0,69-0,84), infarto miocardico (IR 5,1 vs 6,4; HR 0,82; 0,70-0,96), morte cardiovascolare (IR 3,9 vs 7,7; HR 0,60; 0,54-0,67), insufficienza cardiaca (IR 3,1 vs 7,7; HR 0,43; 0,37-0,51) e mortalità per tutte le cause (IR 8,7 vs 17,3; HR 0,60; 0,54-0,67). Gli inibitori SGLT2 hanno avuto benefici più modesti per l’ictus ischemico (IR 2,6 vs 3,5; HR 0,85; 0,72-1,01). Benefici simili per MACE sono stati osservati con canagliflozin (HR 0,79; 0,66-0,94), dapagliflozin (HR 0,73; 0,63-0,85) ed empagliflozin (HR 0,77; 0,68-0,87).

CONCLUSIONI In questo ampio studio osservazionale condotto in un contesto di pratica clinica reale, l'uso a breve termine degli inibitori SGLT2 è stato associato ad un minor rischio di eventi cardiovascolari rispetto all'uso degli inibitori di DPP-4.

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