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SAFETY
27/07/2021

USO DI INIBITORI DI POMPA PROTONICA E CLOPIDOGREL DOPO INTERVENTO CORONARICO PERCUTANEO E RISCHIO DI EVENTI AVVERSI CARDIOVASCOLARI MAGGIORI

PROTON PUMP INHIBITOR AND CLOPIDOGREL USE AFTER PERCUTANEOUS CORONARY INTERVENTION AND RISK OF MAJOR CARDIOVASCULAR EVENTS
Maret-Ouda J, Santoni G, Xie S, et al.

Cardiovasc Drugs Ther, pubblicato online il 9 luglio 2021


I risultati di questo studio di coorte basato sulla popolazione mostrano che l’ampio gruppo di pazienti che usano gli inibitori di pompa protonica insieme a clopidogrel, in seguito ad un intervento coronarico percutaneo, sono a maggior rischio di eventi cardiovascolari gravi rispetto ai pazienti che utilizzano solo clopidogrel. I risultati supportano la raccomandazione di evitare, ove possibile, il ricorso agli inibitori di pompa protonica durante il trattamento con clopidogrel nei 12 mesi seguenti un intervento coronarico percutaneo.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Il trattamento concomitante con un inibitore di pompa protonica (proton pump inhibitors, PPI) e clopidogrel potrebbe ridurre l’efficacia di clopidogrel nella prevenzione di eventi avversi cardiovascolari dopo l’intervento coronarico percutaneo (percutaneous coronary intervention, PCI). Si è voluto esaminare il rischio di eventi avversi cardiovascolari gravi dopo PCI confrontando i pazienti che usano clopidogrel insieme ai PPI rispetto a coloro che usano solo clopidogrel.

METODI E’ stato condotto uno studio di coorte nazionale svedese, che ha incluso pazienti che hanno ricevuto clopidogrel dopo PCI primaria tra il 2005 e il 2019. I pazienti sono stati seguiti fino a 12 mesi dopo PCI. I dati sono stati recuperati dal registro svedese dei farmaci prescritti, dal registro dei pazienti, dal registro dei tumori e dal registro delle cause di morte. La regressione multivariata di Cox ha fornito gli hazard ratio (HR) con un intervallo di confidenza del 95% (IC 95%) per gli eventi cardiovascolari, confrontando gli utilizzatori di PPI (esposti) con i non utilizzatori di PPI (non esposti). Gli HR sono stati aggiustati per sesso, età, comorbidità, periodo di calendario, obesità, diabete, farmaci antidiabetici, malattie legate al tabacco, ipertensione e insufficienza cardiaca congestizia.

RISULTATI La coorte includeva 99.836 pazienti che hanno ricevuto clopidogrel dopo PCI primaria. Tra questi, 35.772 (35,8%) hanno ricevuto un PPI concomitante. Rispetto ai non utilizzatori, gli utilizzatori di PPI mostravano rischi più alti per tutti gli esiti dello studio, cioè l’esito principale di infarto miocardico (HR 1,23; IC 95% 1,15-1,32) e gli esiti secondari di malattia coronarica (HR 1,28; 1,24-1,33), ictus (HR 1,21; 1,05-1,40) e morte per malattia coronarica (HR 1,52; 1,37-1,69). Questi risultati erano simili nelle analisi che includevano sia la PCI primaria che secondaria.

CONCLUSIONI Nei pazienti che ricevono clopidogrel dopo PCI, l’uso concomitante di PPI sembra aumentare il rischio di eventi avversi cardiovascolari gravi.

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