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CONSUMO DI PSICOFARMACI IN 65 PAESI E REGIONI DAL 2008 AL 2019: UNO STUDIO LONGITUDINALE

PSYCHOTROPIC MEDICINE CONSUMPTION IN 65 COUNTRIES AND REGIONS, 2008-19: A LONGITUDINAL STUDY
Brauer R, Alfageh B, Blais JE, et al.

Lancet Psychiatry 2021; 8:1071-1082


Questo studio ha riportato il consumo di farmaci psicotropi in 65 paesi e regioni differenti per livello di reddito nazionale e regione geografica. Dai dati analizzati, è emerso come il consumo di psicofarmaci sia aumentato, con un incremento medio annuo relativo del 4% su un periodo di 12 anni.

 

RIASSUNTO

CONTESTO Il programma “Comprehensive Mental Health Action Plan 2013-2030” promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità incoraggia la raccolta e la segnalazione di una serie di indicatori essenziali per la salute mentale, inclusa la disponibilità di psicofarmaci. Il monitoraggio globale dei trend di consumo di farmaci psicotropi a livello nazionale può fornire informazioni sull’entità della disponibilità di psicofarmaci. L'obiettivo principale di questo studio era di indagare i trend globali del consumo di farmaci psicotropi dal 2008 al 2019 in 65 Paesi e regioni in base al livello di reddito del Paese e alla regione geografica.

METODI In questo studio di trend longitudinale, sono stati utilizzati i dati sulle vendite farmaceutiche provenienti da IQVIA-Multinational Integrated Data Analysis System (IQVIA-MIDAS). Sono stati analizzati i dati sulle vendite mensili di psicofarmaci tra l’1 gennaio 2008 e il 31 dicembre 2019. Il consumo totale di farmaci psicotropi includeva la vendita di antidepressivi, antipsicotici, tranquillanti, sedativi o ipnotici e stabilizzanti dell’umore. Le stime sulla popolazione di ciascun Paese o regione (otto Paesi a reddito medio-basso, 19 Paesi a reddito medio-alto e 38 Paesi ad alto reddito) si sono basate sul report UN World Population Prospects 2019. L'andamento medio annuo delle vendite di farmaci psicotropi, espresso come dose definita giornaliera (DDD) per 1000 abitanti al giorno, è stato stimato utilizzando un modello ad effetti casuali aggiustato per livello di reddito e regione. Le variazioni relative del consumo annuo di farmaci psicotropi per reddito, espresse come DDD per 1000 abitanti al giorno, sono state valutate come variazione percentuale per ciascuna classe di farmaci.

RISULTATI Le vendite di farmaci psicotropi sono aumentate da 28,54 DDD per 1000 abitanti al giorno nel 2008 a 34,77 DDD per 1000 abitanti al giorno nel 2019, corrispondenti a un aumento medio relativo annuo del 4,08% (IC 95% 2,96-5,21). L'aumento annuo assoluto è stato maggiore nei Paesi ad alto reddito (3,31 DDD per 1000 abitanti al giorno; 3,01-3,61) rispetto ai Paesi a reddito medio-alto (1,94 DDD per 1000 abitanti al giorno; 1,45-2,44) e Paesi a reddito medio-basso (0,88 DDD per 1000 abitanti al giorno; 0,62-1,13; p<0,0001). L'aumento medio annuo relativo delle vendite di farmaci psicotropi dal 2008 al 2019 è stato maggiore nei Paesi a reddito medio-alto (7,88%; 6,99-8,77) rispetto ai Paesi a reddito medio-basso (2,90%; 2,40-3,39) e Paesi ad alto reddito (1,02%; 0,80-1,24). Nel 2019, il consumo regionale è variato notevolmente, con le vendite più elevate di tutte le classi di farmaci psicotropi segnalate in Nord America (167,54 DDD ogni 1000 abitanti al giorno) e le vendite più basse registrate in Asia (5,59 DDD ogni 1000 abitanti al giorno). Diciassette Paesi hanno avuto un consumo molto basso di farmaci psicotropi nel 2019, inclusi Paesi ad alto reddito e Paesi con un'elevata prevalenza di disturbi mentali.

INTERPRETAZIONE Il consumo di psicofarmaci è aumentato in un periodo di 12 anni e, sebbene il tasso di crescita assoluto sia stato più elevato nei Paesi ad alto reddito, la crescita relativa è stata maggiore nei Paesi a reddito medio e soprattutto nei Paesi a reddito medio-alto. Le disparità nel consumo di psicofarmaci tra i diversi Paesi possono essere spiegate solo in parte dalla posizione geografica e dal reddito. Sono necessari maggiori sforzi per aumentare la disponibilità di farmaci psicotropi nei Paesi con consumo molto basso, probabilmente dovuto a ragioni finanziarie o culturali, nonché alla ridotta presenza di operatori sanitari qualificati per la prescrizione di farmaci psicotropi.

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