EFFICACIA DEI VACCINI A mRNA CONTRO LE VARIANTI ALFA, DELTA E OMICRON DEL VIRUS SARS-COV-2: STUDIO OSSERVAZIONALE PROSPETTICO AMERICANO

CLINICAL SEVERITY OF, AND EFFECTIVENESS OF mRNA VACCINES AGAINST, COVID-19 FROM OMICRON, DELTA, AND ALPHA SARS-COV-2 VARIANTS IN THE UNITED STATES: PROSPECTIVE OBSERVATIONAL STUDY
Lauring AS, Tenforde MW, Chappell JD, et al. on behalf of the Influenza and Other Viruses in the Acutely Ill (IVY) Network

BMJ 2022, pubblicato online il 9 marzo 2022

In questo grande studio americano, i vaccini a mRNA erano associati a una forte protezione contro i ricoveri ospedalieri per COVID-19 dovuti alle varianti alfa, delta e omicron. Inoltre, per ciascuna delle varianti, la vaccinazione era associata a un rischio ridotto di progressione del COVID-19 verso la malattia critica o la morte, suggerendo che la vaccinazione contro COVID-19, compresa una terza dose di un vaccino a mRNA, è fondamentale per proteggere le popolazioni dalla morbilità e dalla mortalità associate al virus SARS-CoV-2.

RIASSUNTO

OBIETTIVI Caratterizzare la gravità clinica del COVID-19 associato alle varianti alfa, delta e omicron del SARS-CoV-2 tra adulti ricoverati in ospedale e confrontare l'efficacia dei vaccini a mRNA per prevenire i ricoveri ospedalieri relativi a ciascuna variante.

DISEGNO Studio caso-controllo.

SETTING 21 ospedali negli Stati Uniti.

PARTECIPANTI 11.690 adulti (≥18 anni) ammessi in ospedale: 5728 con COVID-19 (casi) e 5962 senza COVID-19 (controlli). I pazienti sono stati classificati in gruppi di varianti di SARS-CoV-2 in base al sequenziamento del genoma intero del virus e, se il sequenziamento non ha rivelato la lineage, in base alla variante circolante predominante al momento del ricovero in ospedale: alfa (dall'11 marzo al 3 luglio 2021), delta (dal 4 luglio al 25 dicembre 2021) e omicron (dal 26 dicembre 2021 al 14 gennaio 2022).

END POINT PRIMARI L'efficacia del vaccino è stata calcolata utilizzando un disegno a test negativo per i vaccini a mRNA nella prevenzione di ricoveri ospedalieri correlati al COVID-19 per ciascuna variante (alfa, delta, omicron). Tra i pazienti ospedalizzati con COVID-19, la gravità della malattia sulla scala di progressione clinica dell'OMS è stata confrontata tra le varianti utilizzando un modello di regressione dei rischi proporzionali.

RISULTATI L'efficacia dei vaccini a mRNA nella prevenzione dei ricoveri ospedalieri associati a COVID-19 era dell'85% (IC 95% 82%-88%) per due dosi di vaccino contro la variante alfa, 85% (83%-87%) per due dosi contro la variante delta, 94% (92%-95%) per tre dosi contro la variante delta, 65% (51%-75%) per due dosi contro la variante omicron, e 86% (77%-91%) per tre dosi contro la variante omicron. La mortalità in ospedale era del 7,6% (81/1060) per alfa, 12,2% (461/3788) per delta, e 7,1% (40/565) per omicron. Tra i pazienti con COVID-19 non vaccinati ricoverati in ospedale, la gravità sulla scala di progressione clinica dell'OMS era più alta per la variante delta rispetto alla alfa (Odds Ratio proporzionale aggiustato [ORpa] 1,28; IC 95% 1,11-1,46), e più bassa per la variante omicron rispetto alla delta (ORpa 0,61; 0,49-0,77). Rispetto ai pazienti non vaccinati, nei pazienti vaccinati la gravità era inferiore per ogni variante: alfa (ORpa 0,33; 0,23-0,49), delta (ORpa 0,44; 0,37-0,51) e omicron (ORpa 0,61; 0,44-0,85).

CONCLUSIONI I vaccini a mRNA sono risultati altamente efficaci nel prevenire i ricoveri ospedalieri associati a COVID-19 da SARS-CoV-2 nelle varianti alfa, delta e omicron, ma sono state necessarie tre dosi per ottenere una protezione contro omicron simile alla protezione che due dosi hanno fornito contro le varianti delta e alfa. Tra gli adulti ricoverati in ospedale con COVID-19, la variante omicron è stata associata a una malattia meno grave della variante delta, ma ha comunque comportato una morbilità e una mortalità sostanziali. I pazienti vaccinati ricoverati in ospedale con COVID-19 avevano una gravità della malattia significativamente più bassa rispetto ai pazienti non vaccinati per tutte le varianti.