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EFFICACIA
30/03/2022

TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DELLO SCOMPENSO CARDIACO CON FRAZIONE DI EIEZIONE RIDOTTA: REVISIONE SISTEMATICA E NETWORK META-ANALISI

A SYSTEMATIC REVIEW AND NETWORK META-ANALYSIS OF PHARMACOLOGICAL TREATMENT OF HEART FAILURE WITH REDUCED EJECTION FRACTION
Tromp J, Ouwerkerk W, van Veldhuisen DJ, et al.

JACC Heart Fail 2022; 10(2):73-84


È stata effettuata un’ampia e completa network meta-analisi sulla farmacoterapia per l'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta ed è risultato che, tra le varie opzioni terapeutiche, la combinazione di inibitori del recettore dell'angiotensina-neprilisina, beta-bloccanti, antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi e inibitori SGLT2 era la più efficace nel migliorare gli esiti. Nelle analisi secondarie in due coorti indipendenti, si è stimato che la stessa combinazione, rispetto a nessun trattamento, prolungava il numero di anni di vita per un paziente 70enne fino a 5 anni.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Stimare e confrontare il beneficio aggregato del trattamento della terapia farmacologica per l'insufficienza cardiaca (heart failure, HF) con frazione di eiezione ridotta

CONTESTO Non sono ben caratterizzati gli effetti stimati del trattamento di varie combinazioni farmacologiche utilizzate per HF.

METODI È stata effettuata una network meta-analisi sistematica, utilizzando MEDLINE/EMBASE e il Cochrane Central Register of Controlled Trials per studi randomizzati e controllati pubblicati tra gennaio 1987 e gennaio 2020. Sono stati inclusi inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (angiotensin-converting enzyme inhibitors, ACEi), bloccanti del recettore dell'angiotensina, beta-bloccanti (beta-blockers, BB), antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi (mineralocorticoid receptor antagonists, MRA), digossina, idralazina-isosorbide dinitrato, ivabradina, inibitori del recettore dell'angiotensina-neprilisina (angiotensin receptor-neprilysin inhibitors, ARNi), inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (sodium glucose cotransporter-2 inhibitors, SGLT2i), vericiguat e omecamtiv-mecarbil. L'end point primario era la morte per tutte le cause. Sono stati valutati gli anni di vita guadagnati in 2 popolazioni con HF (BIOSTAT-CHF [BIOlogy Study to TAilored Treatment in Chronic Heart Failure] e ASIAN-HF [Asian Sudden Cardiac Death in Heart Failure Registry]).

RISULTATI Sono stati identificati 75 studi rilevanti per un totale di 95.444 partecipanti. La combinazione di ARNi, BB, MRA e SGLT2i è risultata più efficace nel ridurre la morte per tutte le cause (HR 0,39; IC 95% 0,31-0,49), seguita da ARNi, BB, MRA e vericiguat (HR 0,41; 0,32-0,53), e ARNi, BB e MRA (HR 0,44; 0,36-0,54). I risultati erano simili per l'esito composito di morte cardiovascolare o prima ospedalizzazione per HF (HR 0,36; 0,29-0,46, per ARNi, BB, MRA e SGLT2i; HR 0,44; 0,35-0,56, per ARNi, BB, MRA e omecamtiv-mecarbil; e HR 0,43; 0,34-0,55, per ARNi, BB, MRA e vericiguat). Nelle analisi secondarie, il numero stimato di anni di vita guadagnati per un paziente di 70 anni con ARNi, BB, MRA e SGLT2i era di 5,0 anni (2,5-7,5 anni) rispetto a nessun trattamento.

CONCLUSIONI Nei pazienti con scompenso cardiaco con frazione di eiezione ridotta, il beneficio aggregato stimato era maggiore per la combinazione di ARNi, BB, MRA e SGLT2i.

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