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L'EFFICACIA DI DAPAGLIFLOZIN NELLA CURA DELLA MALATTIA RENALE CRONICA SI TRADUCE IN UNA RIDUZIONE DELL'UTILIZZO DI RISORSE SANITARIE E DEI COSTI

TRANSLATING THE EFFICACY OF DAPAGLIFLOZIN IN CHRONIC KIDNEY DISEASE TO LOWER HEALTHCARE RESOURCE UTILIZATION AND COSTS: A MEDICAL CARE COST OFFSET ANALYSIS
McEwan P, Hafner M, Jha V, et al.

J Med Econ 2023, pubblicato online il 9 ottobre 2023


Questa analisi di modellazione della compensazione dei costi dell'assistenza medica ha considerato una popolazione scalabile di 100.000 pazienti provenienti da 31 Paesi/Regioni di tutto il mondo. L'analisi ha stimato che il trattamento con dapagliflozin aggiunto alla terapia standard sia compensato da una riduzione del 33% dei costi associati ai principali esiti cardio-renali, che si traduce in una media di 264 milioni di dollari di compensazione dei costi per 100.000 pazienti trattati, suggerendo che dapagliflozin potrebbe avere notevoli benefici per i sistemi sanitari di tutto il mondo, messi a dura prova dall'aumento del carico della malattia renale cronica.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVI Dapagliflozin è stato approvato per l'uso in pazienti con malattia renale cronica (chronic kidney disease, CKD) sulla base dei risultati del trial DAPA-CKD, che ha dimostrato l'attenuazione della progressione della CKD e la riduzione del rischio di esiti cardio-renali e di mortalità per tutte le cause (all-cause mortality, ACM) rispetto al placebo, quando dapagliflozin veviva somministrato in aggiunta alla terapia standard. L'obiettivo di questo studio era valutare la potenziale compensazione dei costi dell'assistenza medica associata alla riduzione dei tassi di esiti cardio-renali in 31 paesi e regioni.

MATERIALI E METODI Un quadro comparativo di determinazione dei costi ha stimato i costi correlati agli esiti cardio-renali in seguito alla somministrazione di dapagliflozin insieme alla terapia standard rispetto alla sola terapia standard su un orizzonte di 3 anni in base ai dati dello studio DAPA-CKD. Sono stati stimati i tassi di incidenza di malattia renale allo stadio terminale (end-stage kidney disease, ESKD), ricoveri per insufficienza cardiaca (hospitalizations for heart failure, HHF), lesioni renali acute (acute kidney injury, AKI) e ACM per una popolazione trattata di 100.000 pazienti. I costi associati alle cure mediche per gli eventi non fatali sono stati calcolati utilizzando fonti provenienti da una revisione dei dati disponibili pubblicati in letteratura e specifici per ogni contesto considerato.

RISULTATI I pazienti trattati con dapagliflozin più la terapia standard hanno registrato un minor numero di eventi di ESKD (7221 vs 10.767; con un numero necessario da trattare, number needed to treat NNT, di 28), di HHF (2370 vs 4684; NNT: 43), di AKI (4.10 vs 5819; NNT: 58) e di ACM (6383 vs 8874; NNT: 40) per 100.000 pazienti trattati rispetto a quelli esposti alla sola terapia standard. In 31 paesi/regioni, la riduzione degli eventi clinici è stata associata a una riduzione del 33% dei costi totali, o a una compensazione media cumulativa dei costi per l’assistenza medica di 264 milioni di dollari per 100.000 pazienti in 3 anni.

CONCLUSIONI Sulla base dei dati raccolti nel trial DAPA-CKD, questo studio ha dimostrato che il trattamento con dapagliflozin può prevenire l'incidenza di eventi cardio-renali a livello di popolazione, il che potrebbe avere effetti positivi sulla fornitura di servizi sanitari a livello mondiale. L'analisi si è limitata ai costi associati agli esiti e non ha considerato i costi dei trattamenti farmacologici e della gestione della malattia.

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