SEFAPnews

vedi archivio
Bookmark and Share

CONFRONTO DI EFFICACIA E SICUREZZA DEI TRATTAMENTI IPOGLICEMIZZANTI IN PAZIENTI CON STEATOEPATITE NON ALCOLICA E DIABETE DI TIPO 2: UNA REVISIONE SISTEMATICA E UN'ANALISI DI RETE BAYESIANA

COMPARISON OF THE EFFICACY AND SAFETY OF HYPOGLYCEMIC TREATMENTS IN PATIENTS WITH NON-ALCOHOLIC FATTY LIVER DISEASE AND TYPE-2 DIABETES: A SYSTEMATIC REVIEW AND BAYESIAN NETWORK ANALYSIS
Guo N, Shi H, Zhang H, Wang H

Eur J Clin Pharmacol, pubblicato online l’8 settembre 2023


Gli agenti ipoglicemizzanti possono rappresentare trattamenti efficaci per la steatoepatite non alcolica (NAFLD) in presenza di diabete di tipo 2 (DM2). In questa revisione, sono state messe a confronto efficacia e sicurezza di dodici diversi trattamenti ipoglicemizzanti in pazienti affetti da NAFLD e DM2.

 

RIASSUNTO

SCOPO È stato dimostrato che l'associazione tra steatoepatite non alcolica (non-alcoholic fatty liver disease, NAFLD) e i disturbi metabolici, in particolare il diabete di tipo 2 (DM2), è bidirezionale. Gli agenti ipoglicemizzanti possono essere trattamenti efficaci per questi disturbi. Tuttavia, attualmente non esiste una terapia ipoglicemizzante approvata per la NAFLD. In questa revisione, sono state messe a confronto l'efficacia e la sicurezza di dodici diversi trattamenti ipoglicemizzanti in pazienti affetti da NAFLD e DM2.

METODI Sono stati esaminati in modo sistematico trial randomizzati controllati (randomized controlled trials, RCT) pubblicati da marzo 2013 a marzo 2023 ricercati su PubMed, Embase, Medline e Web of Science senza alcuna restrizione linguistica. Questo progetto è stato registrato sul sito web PROSPERO: https://www.crd.york.ac.uk/PROSPERO/ (ID: CRD42023429701). Tutte le analisi successive sono state eseguite secondo il protocollo registrato. Per valutare la dimensione dell'effetto del trattamento sono stati adattati la differenza media (mean difference, MD) e l'intervallo di confidenza al 95% (IC 95%). Per classificare l'efficacia dei trattamenti inclusi è stata utilizzata la superficie sotto la curva di classificazione cumulativa (surface under the cumulative sorting curve, SUCRA).

RISULTATI Sono stati inclusi 19 trial che coinvolgevano 1212 pazienti in totale. La terapia combinata di insulina e agonista del recettore del peptide-1 del glucagone (glucagon-like peptide-1 receptor agonist, GLP1RA) è stata probabilmente il trattamento più efficace per la riduzione del peso e dell'indice di massa corporea (body mass index, BMI) (SUCRA: 0,93 e 1,00). I tiazolidinedioni (TZD) sono stati probabilmente il trattamento più efficace per ridurre l'emoglobina glicata (HbA1c) e i livelli di γ-glutamiltranspeptidasi (γ-GGT) (SUCRA: 0,78 e 0,97). Gli inibitori del cotrasportatore 2 del sodio-glucosio (sodium-glucose cotransporter 2 inhibitors, SGLT2i) hanno mostrato la più alta probabilità di avere una buona efficacia terapeutica nel ridurre i livelli di trigliceridi (TG) (SUCRA: 0,72). Le reazioni avverse più comuni sono state disturbi gastrointestinali, soprattutto dopo la somministrazione di GLP1RA, e ipoglicemia lieve, strettamente correlata all'uso di insulina.

CONCLUSIONI La terapia combinata GLP1RA-insulina, GLP1RA, SGLT2i e TZD possono rappresentare gli approcci terapeutici più efficaci per i pazienti con steatoepatite non alcolica e diabete di tipo 2.

Iscrizione newsletter