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EFFICACIA
28/12/2023

USO DI OMEPRAZOLO E ASSOCIAZIONE CON MORTALITÀ TOTALE E DURATA DELLA DEGENZA IN BASE ALL'ETÀ IN PAZIENTI PEDIATRICI CRITICI: UNO STUDIO DI COORTE

THE BENEFIT OF OMEPRAZOLE EXPOSURE ON ALL-CAUSE MORTALITY AND LENGTH OF ICU/HOSPITAL STAY MIGHT VARY WITH AGE IN CRITICALLY ILL PEDIATRIC PATIENTS: A COHORT STUDY
Jiang FF, Guo Y, Zhang Z, et al.

Eur J Clin Pharmacol, pubblicato online il 7 novembre 2023


Questo studio retrospettivo ha esaminato l'impatto dell'uso degli inibitori di pompa protonica (IPP) sulla mortalità e sulla durata della degenza nei pazienti pediatrici critici. L'uso di omeprazolo era associato a una riduzione della permanenza in terapia intensiva ma ad un prolungamento della degenza non in terapia intensiva. Non è stata riscontrata una riduzione significativa della mortalità complessiva, ma il gruppo trattato con omeprazolo ha mostrato una leggera diminuzione della mortalità a 28 giorni e in ospedale. L'uso esclusivo di IPP in terapia intensiva potrebbe offrire maggiori vantaggi per i pazienti pediatrici critici, soprattutto nei soggetti più giovani.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Investigare l'associazione tra l'amministrazione di inibitori di pompa protonica (IPP) durante l'ospedalizzazione e la mortalità e la durata della degenza nei pazienti pediatrici critici.

MATERIALI E METODI Studio osservazionale retrospettivo su una coorte di pazienti pediatrici (da 0 a 18 anni) in terapia intensiva. Per valutare gli effetti degli IPP sulla mortalità e su altri esiti durante l'ospedalizzazione sono stati utilizzati propensity score matching (PSM), curve di Kaplan-Meier, il modello dei rischi proporzionali di Cox e il modello di regressione lineare.

RISULTATI Sono stati inclusi complessivamente 2269 pazienti pediatrici in terapia intensiva, di cui 1378 utilizzatori di omeprazolo (OME) e 891 non utilizzatori di OME. I risultati hanno mostrato un'associazione significativa tra l'esposizione a OME e la riduzione della permanenza in terapia intensiva (β -0,042; IC al 95% da -0,073 a -0,011; P=0,008), ma anche un prolungamento della degenza ospedaliera al di fuori della terapia intensiva (β 0,121; 0,097-0,155; P=0,040). Non è stata osservata alcuna significatività statistica tra l'esposizione a OME e la riduzione della mortalità, ma nel gruppo OME è stata riscontrata una tendenza lieve nella diminuzione della mortalità a 28 giorni (hazard ratio [HR] 0,701; IC al 95% 0,418-1,176) e della mortalità ospedaliera (HR 0,726; 0,419-1,257). Inoltre, le analisi di sottogruppo hanno rilevato che la tendenza alla diminuzione della mortalità era più evidente nei pazienti di età inferiore a 1 anno rispetto ai pazienti pediatrici di età maggiore, sebbene non fosse statisticamente significativa. E’ stato anche osservato che l'esposizione a OME era significativamente associata a una riduzione della mortalità nel sottogruppo generale della terapia intensiva.

CONCLUSIONI Questo studio suggerisce che l'uso di IPP solo in terapia intensiva, piuttosto che per l'intero periodo di degenza ospedaliera, potrebbe offrire maggiori benefici per i pazienti pediatrici critici. Inoltre, i pazienti pediatrici più giovani potrebbero trarre benefici relativamente maggiori rispetto ai bambini più grandi quando ricevono gli inibitori di pompa.

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