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INCIDENZA CUMULATIVA DI IPONATRIEMIA INDOTTA DAI DIURETICI TIAZIDICI: UNO STUDIO DI COORTE SU BASE DI POPOLAZIONE

CUMULATIVE INCIDENCE OF THIAZIDE-INDUCED HYPONATREMIA. A POPULATION-BASED COHORT STUDY
Andersson NW, Wohlfahrt J, Feenstra B, et al.

Ann Intern Med 2024; 177(1):1-11


In questo studio di coorte basato sulla popolazione che ha utilizzato dati osservazionali mediante emulazione di un trial di intervento mirato, è stato riscontrato un concreto rischio eccessivo di iponatriemia in seguito all'inizio del trattamento con diuretici tiazidici rispetto ad altri farmaci antipertensivi di prima linea.

 

RIASSUNTO

CONTESTO Come riportato nei foglietti illustrativi dei farmaci, la frequenza di iponatriemia indotta da diuretici tiazidici è sconosciuta o considerata da rara a molto rara (ovvero da <1 su 10.000 a <1 su 100), ma l’impatto preciso rimane poco chiaro.

OBIETTIVO Stimare l'incremento dell'incidenza cumulativa di iponatriemia con l'uso di diuretici tiazidici rispetto ai farmaci antipertensivi non tiazidici nella pratica clinica di routine.

DISEGNO Studio di coorte basato sulla popolazione e sui registri mediante emulazione di un trial di intervento mirato (target trial emulation, TTE).

SETTING Danimarca, dal 1° gennaio 2014 al 31 ottobre 2018.

PARTICIPANTI Due TTE sono stati condotti tra soggetti di 40 anni o più che non avevano ricevuto prescrizioni recenti per alcun farmaco antipertensivo, non avevano avuto iponatriemia precedente ed erano idonei per i trattamenti antipertensivi analizzati. Il primo TTE ha confrontato l'uso iniziale di bendroflumetiazide (BFZ) con un bloccante dei canali del calcio (calcium channel blocker, CCB). Il secondo TTE ha confrontato l'uso iniziale di idroclorotiazide (hydrochlorothiazide, HCTZ) più un inibitore del sistema renina-angiotensina (renin-angiotensin system inhibitor, RASi) in combinazione rispetto a un RASi da solo.

MISURAZIONI Incidenze cumulative di livelli di sodio inferiori a 130 mmol/L dopo due anni utilizzando curve di sopravvivenza ponderate per la probabilità inversa di trattamento.

RISULTATI Lo studio ha confrontato 37.786 nuovi utilizzatori di BFZ con 44.963 di un CCB e 11.943 nuovi utilizzatori di HCTZ-RASi con 85.784 di un RASi. Le incidenze cumulative di iponatriemia a 2 anni erano del 3,83% per il BFZ e del 3,51% per l'HCTZ-RASi. Le differenze di rischio erano del 1,35% (IC al 95%, 1,04%-1,66%) tra BFZ e CCB e del 1,38% (1,01%-1,75%) tra HCTZ-RASi e RASi; le differenze di rischio erano più elevate con l'età avanzata e un maggior carico di comorbilità. I rispettivi rapporti di rischio erano 3,56 (2,76-4,60) e 4,25 (3,23-5,59) nei primi 30 giorni dall'inizio del trattamento e 1,26 (1,09-1,46) e 1,29 (1,05-1,58) dopo 1 anno.

LIMITAZIONI Questo studio ha ipotizzato che le prescrizioni fossero equivalenti al reale uso del farmaco, con un probabile confondimento residuo.

CONCLUSIONI L'inizio del trattamento con diuretici tiazidici suggerisce un eccesso concreto di rischio di iponatriemia, soprattutto nei primi mesi di trattamento, rispetto a quanto indicato dal foglietto illustrativo del farmaco.

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