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ASSOCIAZIONE TRA SEMAGLUTIDE E RISCHIO DI IDEAZIONE SUICIDARIA IN UNA COORTE DI REAL-WORLD
ASSOCIATION OF SEMAGLUTIDE WITH RISK OF SUICIDAL IDEATION IN A REAL-WORLD COHORT
Wang W, Volkow ND, Berger NA, et al.
Nature Medicine 2024; 30:168–176
Questo studio di coorte retrospettivo ha indagato le segnalazioni di ideazione suicidaria correlate a semaglutide, un farmaco per il diabete di tipo 2 e l'obesità. Rispetto agli agonisti del recettore GLP-1, semaglutide era associato ad un rischio inferiore di ideazione suicidaria incidente e ricorrente nei pazienti in sovrappeso o obesi. Risultati simili sono stati riscontrati nei pazienti con diabete di tipo 2. Questo studio suggerisce che non vi è un rischio elevato di ideazione suicidaria con semaglutide rispetto ad altri farmaci anti-obesità o anti-diabete.
RIASSUNTO
OBIETTIVI Le preoccupazioni riguardo alle segnalazioni di ideazione suicidaria associati al trattamento con semaglutide, un agonista del recettore del peptide simile al glucagone 1 (glucagon-like peptide 1 receptor, GLP1R) per il diabete di tipo 2 (type 2 diabetes mellitus, T2DM) e l'obesità, hanno portato ad indagini da parte delle agenzie regolatorie europee.
METODI In questo studio di coorte retrospettivo basato su registri elettronici della rete TriNetX Analytics, sono state valutate le associazioni di semaglutide con l'ideazione suicidaria rispetto ai farmaci anti-obesità o anti-diabete non agonisti del GLP1R. Gli hazard ratio (HR) e gli intervalli di confidenza al 95% (IC) di ideazione suicidaria incidentale e ricorrente sono stati calcolati per un follow-up di 6 mesi confrontando gruppi di pazienti appaiati mediante propensity score.
RISULTATI La popolazione dello studio includeva 240.618 pazienti in sovrappeso o obesi a cui era stato prescritto semaglutide o farmaci anti-obesità non agonisti del GLP1R, con risultati replicati in 1.589.855 pazienti con T2DM. Nei pazienti in sovrappeso o obesi (età media 50,1 anni, 72,6% femmine), semaglutide era associato a un rischio inferiore di ideazione suicidaria incidente (HR = 0,27, IC al 95% = 0,20-0,32-0,60-0,36) e ricorrente (HR = 0,44, IC al 95% = 0,32-0,60) rispetto ai farmaci anti-obesità non agonisti del GLP1R, in modo consistente nelle stratificazioni per sesso, età ed etnia. Risultati simili sono stati replicati nei pazienti con T2DM (età media 57,5 anni, 49,2% femmine).
CONCLUSIONI I risultati non supportano un rischio più elevato di ideazione suicidaria con semaglutide rispetto ai farmaci anti-obesità o anti-diabete non agonisti del GLP1R.