SEFAPnews

vedi archivio
Bookmark and Share
EFFICACIA
29/02/2024

L’ASSOCIAZIONE CEFEPIME-TANIBORBACTAM NELLE INFEZIONI COMPLICATE DEL TRATTO URINARIO

CEFEPIME–TANIBORBACTAM IN COMPLICATED URINARY TRACT INFECTION
Wagenlehner FM, Gasink LB, McGovern PC, et al. for the CERTAIN-1 Study Team

N Engl J Med 2024; 390:611-622


Secondo questo studio randomizzato di fase 3, in doppio cieco, che includeva partecipanti provenienti da 15 Paesi, l’associazione cefepime-taniborbactam è risultata essere più efficace del 22% rispetto al meropenem, che è il trattamento attuale per le infezioni del tratto urinario complicato e la pielonefrite acuta.

 

RIASSUNTO

CONTESTO Le specie di Enterobacterales resistenti ai carbapenemi e Pseudomonas aeruginosa resistente ai farmaci rappresentano una minaccia per la salute globale. Cefepime–taniborbactam è una combinazione di un β-lattame e di un inibitore della β-lattamasi con attività contro le specie di Enterobacterales e P. aeruginosa esprimenti serine e metallo-β-lattamasi.

METODI In questo studio randomizzato di fase 3, in doppio cieco, adulti ospedalizzati con infezione del tratto urinario (urinary tract infection, UTI) complicata, inclusa la pielonefrite acuta, sono stati assegnati in un rapporto di 2:1 per ricevere cefepime–taniborbactam per via endovenosa (2,5 g) o meropenem (1 g) ogni 8 ore per 7 giorni; questa durata poteva essere estesa fino a 14 giorni in caso di batteriemia. L’outcome primario era in termini di successo microbiologico e clinico (successo composita) nei giorni 19-23 del trial per la popolazione intention-to-treat microbiologica (microITT) (pazienti che avevano un patogeno gram-negativo qualificato contro il quale entrambi i farmaci dello studio erano attivi). È stata eseguita un'analisi di superiorità pre-specificata dell’outcome primario dopo la conferma della non inferiorità.

RISULTATI Dei 661 pazienti che sono stati randomizzati, 436 (66,0%) sono stati inclusi nella popolazione microITT. L'età media dei pazienti era di 56,2 anni e il 38,1% aveva 65 anni o più. Nella popolazione microITT, il 57,8% dei pazienti aveva UTI complicata, il 42,2% aveva pielonefrite acuta e il 13,1% aveva batteriemia. Il successo composito è avvenuto in 207 dei 293 pazienti (70,6%) nel gruppo cefepime–taniborbactam e in 83 dei 143 pazienti (58,0%) nel gruppo meropenem. L’associazione cefepime–taniborbactam è risultata superiore al meropenem per quanto riguarda l’outcome primario (differenza di trattamento, 12,6 punti percentuali; intervallo di confidenza del 95%, da 3,1 a 22,2; P=0,009). Le differenze nella risposta al trattamento sono state mantenute al follow-up tardivo (giorni 28-35 del trial), quando l’associazione cefepime–taniborbactam ha avuto un maggior successo composito e successo clinico. Gli eventi avversi sono occorsi nel 35,5% e nel 29,0% dei pazienti nel gruppo cefepime–taniborbactam e nel gruppo meropenem, rispettivamente, con mal di testa, diarrea, stitichezza, ipertensione e nausea i più frequentemente segnalati; la frequenza degli eventi avversi gravi era simile nei due gruppi.

CONCLUSIONI L’associazione cefepime–taniborbactam è risultata superiore al meropenem per il trattamento delle UTI complicate che includono pielonefrite acuta, con un profilo di sicurezza simile a quello del meropenem.

Iscrizione newsletter