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EFFICACIA
01/03/2024

GLI INIBITORI SGLT2 RIDUCONO IL RISCHIO DI RETINOPATIA DIABETICA

SODIUM-GLUCOSE COTRANSPORTER 2 INHIBITORS AND RISK OF RETINOPATHY IN PATIENTS WITH TYPE 2 DIABETES
Yen FS, Wei JC, Yu TS, et al.

JAMA Netw Open 2023; 6(12):e2348431


In questo studio di coorte a livello nazionale, che ha incluso 3.544.383 pazienti con diabete di tipo 2 di nuova diagnosi, gli inibitori SGLT2 erano associati a un rischio inferiore di retinopatia pericolosa per la vista rispetto ad altri farmaci ipoglicemizzanti di seconda linea nei pazienti con diabete di tipo 2. Tutti e tre i farmaci della classe, ovvero empagliflozin, dapagliflozin e canagliflozin, sono risultati più efficaci degli inibitori DPP-4, del pioglitazone o delle sulfoniluree nel ridurre il rischio di retinopatia che mette a rischio la vista.

 

RIASSUNTO

IMPORTANZA La nefropatia diabetica e la retinopatia diabetica condividono molte similitudini nei processi fisiopatologici. Studi preclinici hanno dimostrato che gli inibitori del cotrasportatore 2 del sodio-glucosio (sodium-glucose cotransporter 2 inhibitors, SGLT2i) esercitano un ruolo protettivo nei confronti del rischio di retinopatia diabetica.

OBIETTIVO Confrontare il rischio di retinopatia pericolosa per la vista associato agli SGLT2i e ad altri farmaci di seconda linea per la riduzione del glucosio (inclusi pioglitazone, sulfoniluree e inibitori della dipeptidil peptidasi-4 [dipeptidyl peptidase-4 inhibitor, DPP-4i]) in pazienti con diabete di tipo 2 (DM2).

DISEGNO, SETTING E PARTECIPANTI Questo studio di coorte condotto a Taiwan ha applicato un disegno a nuovi utilizzatori e a comparazione attiva. I dati demografici e clinici dei pazienti sono stati ottenuti dal National Health Insurance Research Database. I pazienti adulti con nuova diagnosi di DM2 dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2019 sono stati reclutati e seguiti fino al 31 dicembre 2020. Per identificare coppie di pazienti trattati con SGLT2i vs DPP-4i, SGLT2i vs pioglitazone e SGLT2i vs sulfonilurea è stato utilizzato un appaiamento per propensity score dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2019. I dati sono stati analizzati tra il 18 agosto 2022 e il 5 maggio 2023.

ESPOSIZIONI Trattamento con SGLT2i, DPP-4i, pioglitazone e sulfoniluree a partire dal 1° gennaio 2016.

END POINT PRINCIPALI L'esito principale era la retinopatia con pericolo per la vista nei partecipanti. Sono stati utilizzati modelli di regressione a rischi proporzionali di Cox per valutare i rischi relativi di retinopatia con pericolo per la vista tra i gruppi appaiati di casi e di controllo.

CONCLUSIONS AND RELEVANCE This cohort study found that SGLT2i was associated with a lower risk of sight-threatening retinopathy compared with DPP-4i, pioglitazone, and sulfonylureas. This finding suggests that SGLT2i may play a role not only in reduced risk of diabetic nephropathy but also in the slow progression of diabetic retinopathy in patients with T2D.

RISULTATI Sono stati identificati 3.544.383 pazienti con DM2 di nuova diagnosi. Dopo appaiamento 1:1 per propensity score, sono state identificate 65.930 coppie di pazienti trattati con SGLT2i vs DPP-4i, 93.760 coppie trattate con SGLT2i vs pioglitazone e 42.121 coppie trattate con SGLT2i vs sulfonilurea. Questi pazienti comprendevano 236.574 maschi (58,6%), con un'età media (DS) di 56,9 (11,8) anni. Nelle coorti appaiate, gli SGLT2i presentavano un rischio significativamente inferiore di retinopatia pericolosa per la vista rispetto ai DPP-4i (hazard ratio aggiustato [aHR] 0,57; IC 95% 0,51-0,63), pioglitazone (aHR 0,75; 0,69-0,81) e sulfoniluree (aHR 0,62; 0,53-0,71). Le curve di Kaplan-Meier hanno mostrato che gli SGLT2i erano associati a un'incidenza cumulativa di retinopatia pericolosa per la vista significativamente inferiore rispetto ai DPP-4i (3,52 vs 6,13; p<0,001), pioglitazone (4,32 vs 5,76; p<0,001) e sulfoniluree (2,94 vs 4,67; p<0,001).

CONCLUSIONI E RILEVANZA Questo studio di coorte ha mostrato che gli SGLT2i sono associati a un rischio inferiore di retinopatia pericolosa per la vista rispetto ai DPP-4i, pioglitazone e sulfoniluree. Questo dato suggerisce che gli SGLT2i possono avere un ruolo non solo nella riduzione del rischio di nefropatia diabetica, ma anche nella lenta progressione della retinopatia diabetica nei pazienti diabetici.

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