SEFAPnews

vedi archivio
Bookmark and Share
EFFICACIA
01/03/2024

ASPIRINA E RISCHIO CARDIOVASCOLARE IN SOGGETTI CON ELEVATI LIVELLI DI Lp(a): RISULTATI DEL MULTI‐ETHNIC STUDY OF ATHEROSCLEROSIS

ASPIRIN AND CARDIOVASCULAR RISK IN INDIVIDUALS WITH ELEVATED LIPOPROTEIN(A): THE MULTI‐ETHNIC STUDY OF ATHEROSCLEROSIS
Bhatia HS, Trainor P, Carlisle S, et al

JAHA 2024; 13(3):e033562


In questa analisi dei dati del Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis, i soggetti con livelli di lipoproteina(a) superiori a 50 mg/dL hanno registrato un tasso più elevato di eventi di malattia coronarica. Dopo l’appaiamento per propensity score, l'uso di aspirina in questa sottopopolazione era associato a una riduzione del 46% degli eventi rispetto al non uso. Potrebbero essere necessarie analisi prospettiche per confermare la sicurezza e l'efficacia di questo approccio.

 

RIASSUNTO

CONTESTO Mancano terapie efficaci per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari (CVD) nelle persone con lipoproteina(a) [Lp(a)] elevata, soprattutto per la prevenzione primaria. A causa della potenziale associazione della Lp(a) con la trombosi, è stata valutata la relazione tra aspirina ed eventi CVD nelle persone con livelli elevati di Lp(a).

METODI E RISULTATI Sono stati utilizzati i dati del MESA (Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis), uno studio prospettico di coorte di individui privi di malattie cardiovascolari al basale. A causa del potenziale bias da indicazione, i consumatori di aspirina sono stati appaiati ai non consumatori utilizzando un propensity score basato sui fattori di rischio CVD. E’ stata quindi valutata l'associazione tra l'uso di aspirina e gli eventi di malattia coronarica (CHD) (morte per CHD, infarto miocardico non fatale) stratificati in base al livello basale di Lp(a) (soglia di 50 mg/dL) utilizzando modelli a rischi proporzionali di Cox con aggiustamento per i fattori di rischio CVD. Dopo l’appaiamento per propensity score, la coorte dello studio comprendeva 2183 partecipanti, di cui 1234 (57%) con uso di aspirina al basale e 423 (19%) con Lp(a) >50 mg/dL. I partecipanti con Lp(a) >50 mg/dL mostravano un carico maggiore di fattori di rischio CVD, un uso più frequente di aspirina (61,7% contro 55,3%; p=0,02) e un tasso più elevato di eventi CHD incidenti (13,7% contro 8,9%; p<0,01). Aspirina era associata a una riduzione significativa degli eventi CHD tra i soggetti con Lp(a) elevata (hazard ratio 0,54; IC 95% 0,32-0,94; p=0,03). I soggetti con Lp(a) >50 mg/dL e uso di aspirina presentavano un rischio di CHD simile a quelli con Lp(a) ≤50 mg/dL, indipendentemente dall'uso di aspirina.

CONCLUSIONI L'uso di aspirina era associato a un rischio significativamente inferiore di eventi CHD nei partecipanti con Lp(a) >50 mg/dL senza CVD al basale. I risultati di questo studio osservazionale richiedono una conferma in studi con randomizzazione dell'uso di aspirina.

Iscrizione newsletter