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MODIFICHE DEL TRATTAMENTO DOPO L’AVVIO DI UNA TERAPIA CON FARMACI ANTIDIABETICI DI SECONDA LINEA

TREATMENT MODIFICATION AFTER INITIATING SECOND-LINE MEDICATION FOR TYPE 2 DIABETES
Liss DT, Cherupally M

Am J Manag Care 2023; 29(12):661-668


Tra gli adulti con assicurazione privata che hanno iniziato una terapia antidiabetica di seconda linea, quasi due terzi (63,6%) hanno sperimentato una qualsiasi delle 3 modifiche del trattamento (interruzione, cambio e intensificazione) nel corso di un follow-up di 12 mesi. La sospensione è stata la modifica più comune (38,6%), seguita dall'intensificazione (19,8%) e dal cambio (5,2%). I pazienti a cui erano state prescritte le sulfoniluree presentavano il più basso rischio aggiustato di cambiamento e il più alto rischio aggiustato di intensificazione. La fascia d'età più giovane e il sesso femminile erano associati a rischi più elevati di tutti gli end point di modifica. I risultati evidenziano la necessità di comprendere meglio gli ostacoli all'aderenza ai farmaci tra i pazienti che hanno interrotto il trattamento per massimizzare l'aderenza e ridurre gli sprechi del sistema sanitario.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVO Descrivere i cambiamenti nell'uso di farmaci antidiabetici (antidiabetic medication, ADM) e le caratteristiche associate a questi cambiamenti dopo l'inizio della terapia antidiabetica di seconda linea.

DISEGNO DELLO STUDIO Studio di coorte retrospettivo

METODI Questo studio ha analizzato le richieste di rimborso di piani sanitari privati per adulti con diabete di tipo 2 che hanno iniziato il trattamento con una delle 5 classi di ADM: sulfoniluree, inibitori della dipeptidil peptidasi 4 (DPP4i), inibitori del cotrasportatore 2 del sodio-glucosio (SGLT2i), agonisti del recettore del glucagone-like peptide-1 (GLP-1RA) o tiazolidinedioni. Le analisi hanno valutato 3 end point di modifica del trattamento: sospensione, cambio e intensificazione del trattamento, con un follow-up di 12 mesi.

RISULTATI Degli 82.624 adulti inclusi, quasi due terzi (63,6%) hanno subito una modifica del trattamento. La sospensione era la variazione più comune (38,6%), soprattutto tra i pazienti a cui era stato prescritto un GLP-1RA (50,3%). Il cambiamento di terapia si è verificato nel 5,2% dei pazienti e l'intensificazione del trattamento nel 19,8%. In un'analisi aggiustata, rispetto ai pazienti a cui sono state prescritte le sulfoniluree, il rischio di interruzione era del 7% più alto (HR 1,07; IC 95% 1,04-1,10) tra i pazienti a cui erano stati prescritti DPP4i e del 28% più alto (HR 1,28; 1,23-1,33) tra i pazienti a cui erano stati prescritti GLP-1RA. Rispetto alle sulfoniluree, tutte le altre classi di ADM presentavano rischi più elevati di cambio e minori di intensificazione. Il gruppo di pazienti con età più giovane e quello di sesso femminile erano associati a rischi più elevati di tutte le modifiche. Rispetto alla prescrizione di ADM da parte di un medico di medicina generale o di medicina interna, la prescrizione di farmaci antidiabetici da parte di un endocrinologo era associata sia a un minor rischio di interruzione che a un maggior rischio di intensificazione della terapia.

CONCLUSIONE La maggior parte dei pazienti ha subito una variazione nel trattamento entro 1 anno. I risultati evidenziano la necessità di nuovi approcci prescrittivi e supporti per i pazienti che possano massimizzare l'aderenza ai farmaci e ridurre gli sprechi del sistema sanitario.

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