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SAFETY
29/03/2024

ESPOSIZIONE NEL PRIMO TRIMESTRE DI GRAVIDANZA A BUPRENORFINA O METADONE E RISCHIO DI MALFORMAZIONI CONGENITE

FIRST TRIMESTER USE OF BUPRENORPHINE OR METHADONE AND THE RISK OF CONGENITAL MALFORMATIONS
Suarez EA, Bateman BT, Straub L, et al.

JAMA Intern Med 2024; 184(3):242-251


In questo studio di coorte su quasi 10000 gravidanze con esposizione a buprenorfina nel primo trimestre e 4000 con esposizione a metadone, la prevalenza di malformazioni congenite in generale e di diversi sottotipi di malformazioni è risultata inferiore tra le gestanti trattate con buprenorfina rispetto a metadone, tranne che per le malformazioni gastrointestinali. Si è registrata una riduzione del rischio relativo del 18% per le malformazioni nel complesso, che si traduce in 1 evento in meno ogni 100 pazienti esposte a buprenorfina rispetto a metadone.

 

RIASSUNTO

CONTESTO L’esposizione a buprenorfina o metadone per il trattamento del disturbo da uso di oppioidi è raccomandato in gravidanza; tuttavia, il loro potenziale teratogeno è in gran parte sconosciuto.

OBIETTIVO Confrontare il rischio di malformazioni congenite in seguito all'esposizione in utero a buprenorfina vs metadone.

DISEGNO, SETTING E PARTECIPANTI Questo studio di coorte basato sulla popolazione ha analizzati i dati di utilizzo dell'assistenza sanitaria dei beneficiari di Medicaid assicurati negli Stati Uniti dal 2000 al 2018. Sono state incluse e collegate ai neonati 13.360 gravidanze con iscrizione da 90 giorni prima dell'inizio della gravidanza fino a 1 mese dopo il parto e uso di buprenorfina o metadone nel primo trimestre. I dati sono stati analizzati da luglio a dicembre 2022.

ESPOSIZIONE Una farmacia ha dispensato buprenorfina o un codice per la somministrazione di metadone nel primo trimestre.

PRINCIPALI ESITI E LORO MISURE Gli esiti primari comprendevano le malformazioni maggiori complessive e le malformazioni precedentemente associate agli oppioidi (qualsiasi malformazione cardiaca, difetto del setto ventricolare, difetto del setto interatriale secundum/forame ovale pervio non legato alla prematurità, difetti del tubo neurale, piede torto e fessure orali). Gli esiti secondari includevano altre malformazioni specifiche di sistema e d'organo. Le differenze di rischio e i rapporti di rischio (risk ratio, RR) sono stati stimati confrontando buprenorfina vs metadone, dopo aggiustamento per i confondenti con pesi di sovrapposizione ottenuti tramite propensity score.

RISULTATI La coorte comprendeva 9514 gravidanze con esposizione a buprenorfina nel primo trimestre (età materna media [DS] 28,4 [4,6] anni) e 3846 con esposizione a metadone (età materna media 28,8 [4,7] anni). Il rischio di malformazioni complessivo era di 50,9 (IC 95% 46,5-55,3) per 1000 gravidanze per buprenorfina e di 60,6 (53,0-68,1) per 1000 gravidanze per metadone. Dopo aggiustamento per i fattori confondenti, buprenorfina era associata a un rischio inferiore di malformazioni rispetto a metadone (RR 0,82; 0,69-0,97). Il rischio era più basso con buprenorfina per le malformazioni cardiache (RR 0,63; 0,47-0,85), compreso il difetto del setto ventricolare (RR 0,62; 0,39-0,98) e il difetto del setto atriale/forame ovale pervio non legato alla prematurità (RR 0,54; 0,30-0,97), le fessure orali (RR 0,65; 0,35-1,19) e il piede torto (RR 0,55; 0,32-0,94). I risultati per i difetti del tubo neurale erano incerti a causa del basso numero di eventi. Nelle analisi secondarie, buprenorfina era associata a un rischio ridotto di malformazioni del sistema nervoso centrale, delle vie urinarie e degli arti, ma a un rischio maggiore di malformazioni gastrointestinali rispetto a metadone. Questi risultati erano coerenti nelle analisi di sensibilità e dei bias.

CONCLUSIONI E RILEVANZA In questo studio di coorte, il rischio per la maggior parte delle malformazioni precedentemente associate all'esposizione agli oppioidi è risultato inferiore nei neonati esposti in utero a buprenorfina rispetto a quelli esposti al metadone, indipendentemente dai fattori confondenti misurati. Il rischio di malformazioni è un fattore che informa la decisione individuale della paziente riguardo ai farmaci per il disturbo da uso di oppioidi in gravidanza.

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