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EFFICACIA
03/07/2024

MONITORAGGIO POST-TRIAL DI UNO STUDIO CLINICO RANDOMIZZATO CONTROLLATO SUL CONTROLLO GLICEMICO INTENSIVO NEL DIABETE DI TIPO 2 ESTESO DA 10 ANNI A 24 ANNI (UKPDS 91)

POST-TRIAL MONITORING OF A RANDOMISED CONTROLLED TRIAL OF INTENSIVE GLYCAEMIC CONTROL IN TYPE 2 DIABETES EXTENDED FROM 10 YEARS TO 24 YEARS (UKPDS 91)
Adler AI, Coleman RL, Leal J, et al.

Lancet, pubblicato online il 17 maggio 2024


In questo studio di follow-up sui partecipanti al trial UKPDS, le analisi effettuate dopo ulteriori 14 anni di monitoraggio post-trial, usando i dati amministrativi del Servizio Sanitario Nazionale inglese raccolti regolarmente, dimostrano che gli effetti glicemici  a lungo termine non diminuiscono nel tempo, come ampiamente anticipato, ma rimangono immutati fino a 24 anni dopo la fine dello studio clinico. I benefici del controllo delle crisi iperglicemiche dal momento della diagnosi di diabete di tipo 2 sembrano portare ad una riduzione del rischio di morte e complicanze microvascolari nei partecipanti assegnati casualmente alle terapie con sulfoniluree o insulina, e ad una riduzione del rischio di morte e di infarto del miocardio in quelli assegnati alla terapia con metformina.

 

RIASSUNTO

CONTESTO Lo studio ventennale UK Prospective Diabetes Study (UKPDS) ha mostrato benefici clinici significativi per i soggetti con nuova diagnosi di diabete di tipo 2 assegnati casualmente al controllo glicemico intensivo con terapia a base di sulfoniluree o insulina o metformina, rispetto al controllo glicemico convenzionale. Il follow-up post-trial di 10 anni ha identificato effetti persistenti ed emergenti del trattamento glicemico e con metformina. L’obiettivo era determinare se questi effetti sarebbero diminuiti estendendo il follow-up per ulteriori 14 anni.

METODI Sono stati arruolati 5.102 pazienti tra il 1977 e il 1991, di cui 4.209 (82,5%) partecipanti sono stati originariamente assegnati in modo casuale a ricevere o il controllo glicemico intensivo (sulfonilurea o insulina, o se sovrappeso, metformina) o il controllo glicemico convenzionale (principalmente dieta). Alla fine del trial interventistico di 20 anni, 3.277 partecipanti sopravvissuti sono entrati in un periodo di monitoraggio post-trial di 10 anni, che è terminato il 30 settembre, 2007. I partecipanti idonei per il presente studio erano tutti i partecipanti sopravvissuti alla fine del precedente periodo di monitoraggio di 10 anni. Un follow-up esteso di questi partecipanti è stato effettuato collegandoli ai loro dati routinariamente raccolti dal Servizio Sanitario Nazionale per ulteriori 14 anni. Gli esiti clinici sono stati derivati dai registri di decesso, ricoveri ospedalieri, visite ambulatoriali, e accessi in unità di pronto soccorso. Sono stati esaminati sette esiti clinici pre-specificati e aggregati (cioè, qualsiasi end point correlato al diabete, morte correlata al diabete, morte per qualsiasi causa, infarto del miocardio, ictus, malattia vascolare periferica, e patologia microvascolare) a seconda della strategia di controllo glicemico su base intention-to-treat, utilizzando le curve di Kaplan-Meier (time-to-event e log-rank).

RISULTATI Tra il 1 ottobre 2007 e il 30 settembre 2021, 1.489 (97,6%) dei 1.525 partecipanti sono stati collegati ai dati amministrativi raccolti di routine dal sistema sanitario. L’età media all'inizio dello studio era di 50,2 anni (DS 8,0), e il 41,3% erano donne. L'età media di quelli ancora in vita al 30 settembre 2021 era di 79,9 anni (SD 8,0). Il follow-up individuale dall'inizio dello studio è variato da 0 a 42 anni, con una mediana di 17,5 anni (IQR 12,3-26,8). Il follow-up complessivo è aumentato del 21%, passando da 66.972 a 80.724 anni-persona. Per un periodo fino a 24 anni dopo la fine del trial, gli effetti glicemici e della metformina non hanno mostrato segni di diminuzione. Il controllo glicemico intensivo precoce con sulfoniluree o insulina, rispetto al controllo glicemico convenzionale, ha mostrato riduzione del rischio relativo complessivo del 10% (IC al 95% 2-17; p=0,015) per la morte per qualsiasi causa, del 17% (6-26; p=0,002) per l'infarto miocardico e del 26% (14-36; p<0,0001) per la malattia microvascolare. Le corrispondenti riduzioni del rischio assoluto sono state del 2,7%, 3,3% e 3,5%, rispettivamente. Il controllo glicemico intensivo precoce con terapia a base di metformina, rispetto al controllo glicemico convenzionale, ha mostrato riduzioni del rischio relativo complessivo del 20% (5-32; p=0,010) per la morte per qualsiasi causa e del 31% (12-46; p=0,003) per l'infarto miocardico. Le corrispondenti riduzioni del rischio assoluto sono state del 4,9% e 6,2%. Non sono state osservate riduzioni significative del rischio durante o dopo il trial per ictus o malattia vascolare periferica per entrambi i gruppi di controllo glicemico intensivo, e non è stata osservata una riduzione significativa del rischio per la malattia microvascolare con la terapia a base di metformina.

INTERPRETAZIONE Il controllo glicemico intensivo precoce con sulfoniluree o insulina, o con metformina, rispetto al controllo glicemico convenzionale, sembra conferire una riduzione del rischio di morte e infarto miocardico quasi per tutta la vita. Raggiungere un livello quasi normoglicemico immediatamente dopo la diagnosi potrebbe essere essenziale per minimizzare al massimo il rischio a lungo termine di complicanze legate al diabete.

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