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EFFICACIA
18/07/2013

TRATTAMENTO CON STATINE E RISCHIO DI EMBOLIA POLMONARE RICORRENTE

STATIN TREATMENT AND THE RISK OF RECURRENT PULMONARY EMBOLISM
Biere-Rafi S, Hutten BA, Squizzato A, et al.

Eur Heart J 2013; 34:1800-6


In questa analisi, la terapia con statine era associata a circa il 50% di riduzione della presenza di embolia polmonare ricorrente. Questo effetto benefico era presente durante e dopo il trattamento con antagonisti della vitamina K.

 

RIASSUNTO

OBIETTIVI I pazienti con tromboembolismo venoso (TEV) idiopatico hanno un alto rischio di ricorrenza durante e dopo l'interruzione del trattamento anticoagulante. Diversi studi suggeriscono che il trattamento con statine riduce l'incidenza di un primo episodio di TEV, ma i dati sugli effetti nei pazienti con un precedente episodio sono carenti. E’ stato esaminato l'effetto della terapia con statine sul rischio di embolia polmonare (PE) ricorrente.

METODI E RISULTATI Utilizzando il sistema di record linkage PHARMO, un registro della popolazione olandese sui dati di prescrizione linkati alle schede di dimissione ospedaliera, sono stati identificati i pazienti ricoverati per un episodio acuto di PE tra il 1998 e il 2008. L’uso di statine e di antagonisti della vitamina K (vitamin K antagonist, AVK) è stato identificato sulla base delle prescrizioni dei farmaci a partire dalla dimissione e durante il follow-up. L'associazione tra l'uso di statine (variabile nel tempo) e l'incidenza di recidive, eventi cardiovascolari e morte è stata valutata utilizzando l'analisi di regressione di Cox. L'età media (deviazione standard) era 61 (17) anni. La durata mediana (range) del trattamento con AVK dopo PE acuta era di 199 (45-3793) giorni. Il 24% dei pazienti (n=737) ha avuto almeno una prescrizione di statine durante il periodo di follow-up e la durata mediana della terapia con statine era di 1557 (5-4055) giorni. Nel corso di un follow-up mediano di 1529 (1-4155) giorni, 285 (9,2%) pazienti hanno presentato una recidiva. Il trattamento con statine era associato ad un ridotto rischio di recidiva di EP (hazard ratio 0,50; IC 95% 0,36-0,70], sia durante che dopo l'interruzione del trattamento con AVK. È stata mostrata una relazione dose-risposta per la potenza, con la riduzione maggiore nei soggetti trattati con le statine più potenti. Infine, il trattamento con statine ha ridotto il rischio di eventi cardiovascolari e di mortalità per qualsiasi causa.

CONCLUSIONI Il trattamento con statine riduce il rischio di recidiva di EP, a prescindere dal trattamento AVK. Le statine possono rappresentare una valida alternativa per attuare una terapia anticoagulante nel trattamento a lungo termine di embolia polmonare.

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